La bimba è al settimo cielo, ma il cane di questa foto gradisce l'abbraccio?
La bimba è al settimo cielo, ma il cane di questa foto gradisce l’abbraccio?

ROMA – Si chiama Cuccioli Amori l’iniziativa patrocinata dal Ministero della salute e dall’Associazione italiana veterinari piccoli animali (Aivpa) e che punta a formare i più piccoli, ma non solo, alla corretta convivenza con i cani e con tutti gli animali d’affezione. Lungo un percorso didattico destinato ai bambini della scuola primaria, ai loro insegnanti e alle loro famiglie, con l’aiuto di un gioco e di dieci schede i piccoli verranno educati su varie tematiche: corretta scelta dell’animale da compagnia, adozione responsabile in strutture autorizzate, problemi legati al randagismo, significato del rispetto reciproco, cura della salute e dell’igiene dell’animale, importanza di un’alimentazione adatta ed equilibrata ma anche conoscenza del linguaggio di Fido, Micio e tutti gli altri.

Sì perché magari loro non si ribellano – non sempre – però le code tirate, le dita nelle orecchie, il cavalluccio, i travestimenti da supereroi o gli abbracci stretti da strizzatura del tubetto di dentifricio li subiscono con fastidio. Così come al contrario fanno volentieri a metà della merendina al cioccolato salvo poi rimanerne intossicati. Insomma: talvolta i bambini hanno ottime intenzioni nell’interagire con i loro amici a quattro zampe, ma gli esiti non sono quelli attesi. Allora: insegniamoglielo, per il bene di tutti, anche perché in Italia sono 8 milioni e mezzo le famiglie che ospitano almeno un animale domestico, per un totale di 60 milioni di pets, e perché il rapporto che si stabilisce tra un bambino e un animale – se vissuto nel reciproco rispetto – può essere meraviglioso quasi da sconfinare nella magia.

Cuccioli Amori è stato presentato poco fa alla Camera dei Deputati alla presenza della presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza Michela Vittoria Brambilla, deputata di Fi e madrina del progetto, e coinvolgerà oltre 70mila alunni coi loro genitori, 4mila insegnanti e 1.500 studi veterinari aderenti.

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