Sono tanti i cani in attesa di adozione nei canili
Sono tanti i cani in attesa di adozione nei canili

ROMA – Prosegue lo scambio di opinioni e proposte sul randagismo, fenomeno che soprattutto in certe regioni del sud Italia assume proporzioni allarmanti ma che ovunque riempie i canili. E se dal Pd arriva il suggerimento di imporre sterilizzazioni (o altrimenti una tassa di possesso) per i cani non a riproduzione e Anci replica invocando l’attuazione della legislazione esistente, Enpa non fa mancare la propria posizione a sostegno di quella del presidente dei comuni italiani, il sindaco di Torino Piero Fassino: “L’Italia – osserva l’Ente Nazionale Protezione Animali – dispone da tempo di una normativa nazionale avanzata, che però soffre della mancanza di applicazione in diverse regioni: il solito grave problema che affligge il nostro paese, che disattende le leggi migliori“. Enpa ricorda che la normativa quadro nacque 25 anni or sono in un clima di ampia condivisione sia civile che politico-istituzionale: “Essa pose fine alle incivili soppressioni degli animali in stato di abbandono, fornendo gli strumenti per la progressiva soluzione del randagismo, a cominciare dalle sterilizzazioni, uno dei capisaldi del sistema legislativo. Troppi – scrive Enpa in una nota – sono stati nel tempo i nemici di questa legge di civiltà tra Regioni, Asl e gli stessi Comuni”.

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In questi anni il volontariato è stato il perno su cui si è retta l’assistenza e la cura ai cani randagi, dentro e fuori dai canili. Ora Enpa rinnova la propria disponibilità, chiedendo “una assunzione di responsabilità e uno sforzo comune agli enti locali e al governo, a cominciare da una campagna nazionale per il controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione”. Perché il randagismo, afferma Enpa, “si combatte soprattutto con le sterilizzazioni e con le adozioni nei canili“.

 

 

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