cane carcere 2-2
Una delle foto di Alice scattate dai penalisti che seguono i detenuti di Brindisi

BRINDISI – Poi una mattina ti alzi pronto alla solita routine carceraria, butti l’occhio fuori dagli scacchi disegnati dalle sbarre alla finestra e in uno trova posto lei: una cucciola nera con le zampette bianche, piccolina, che scodinzola col capino inclinato da un angolo del giardino che pare dire “vieni a giocare?” E qualcosa cambia, la giornata nel penitenziario si riga di tenerezza.

E’ accaduto a Brindisi dove da qualche giorno – non si sa come né da dove – è arrivata Alice, una cucciola di pochi mesi che, randagia, ha scelto come suo luogo sicuro un cantuccio del giardino della casa circondariale di via Appia a Brindisi. Beh: per sicuro è sicuro, non c’è che dire.

I detenuti hanno deciso, con l’accordo dei loro avvocati e della direzione penitenziaria, di adottare Alice piombata da sola nel paese delle sbarre. Chi le porta acqua, chi un bocconcino, chi le prepara la pappa, chi – un gruppetto – è alle prese con la costruzione di una cuccia comoda dove ripararsi dal sole e dalla pioggia. Tutti una grande famiglia per la piccola Alice.

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