Roberta Vlahov è candidata sindaco di Obiettivo Comune per Muggia
Roberta Vlahov è candidata sindaco di Obiettivo Comune per Muggia

MUGGIA (Trieste) – Nel viaggio tra i programmi elettorali alla ricerca delle sezioni dedicate ai cani, oggi facciamo tappa a Muggia, in provincia di Trieste, dove la candidata sindaco Roberta Vlahov della lista civica Obiettivo Comune per Muggia dedica ai pelosi un paragrafo intero, il numero 5, intitolato Buon cittadino a quattro zampe – Una città a misura di cane. Proprio ciò che fa per noi. Ecco cosa prevede:

PREMESSA – Molti sono i cittadini di Muggia che possiedono un cane. Tra questi, fortunatamente, si sta diffondendo la percezione di quanto sia importante, per il benessere di entrambi, una relazione corretta e profonda tra cane e proprietario; e di quanto importante sia, ai fini di approfondire e gestire correttamente tale relazione, avere la massima condivisione dei tempi e degli spazi di vita. Perciò una città in cui sia possibile accedere a strade, uffici ed esercizi commerciali insieme al proprio cane, permette a proprietario un maggior benessere, dato che è scientificamente provato quanto il carattere del cane tragga beneficio dalla condivisione della massima quantità di tempo ed esperienze fatte in comune con il proprietario.

OBIETTIVI – Promuovere il benessere dei cani di Muggia, e di conseguenza dei loro proprietari, favorendo la massima fruizione della città ai binomi cane-proprietario. Educare i cittadini (anche quelli che il cane non ce l’hanno) ad una corretta e ricca relazione con i cani.

Muggia elezioni
La squadra della candidata (quattro zampe compreso)

OGGETTO – Lo scopo è quello di ammettere il cane, accompagnato ovviamente dal proprietario, a quanti più spazi e situazioni possibile, al fine di favorire la condivisione con il proprio cane di ampi spazi della vita del proprietario: shopping, accesso ad uffici e servizi, tempo libero speso all’aperto o in città. Ciò non può prescindere da una corretta educazione del cane; alla quale però non tutti i proprietari sanno come pervenire, essendo tuttora diffusa una discreta ignoranza ai metodi di educazione più moderni ed efficaci. Ciò nonostante sia, fortunatamente, sempre più diffusa l’abitudine di farsi affiancare da un esperto quando si tratta di educare correttamente il proprio cucciolo.

La proposta è quella di promuovere il libero accesso delle persone con il cane ad uffici ed esercizi commerciali; ma soltanto a condizione che il cane sia provatamente corretto e ben educato. Gli strumenti per provare ciò già esistono, dato che la Federazione Cinofila (FICSS), ha redatto un protocollo di certificazione che si chiama proprio Buon cittadino a 4 zampe (BC4Z); che prevede un corso tenuto da un istruttore qualificato, e un successivo esame di verifica del corretto comportamento del cane in situazioni tipiche della vita urbana, quali l’incrocio con un altro cane o con persone anche, potenzialmente, problematiche (che alzano la voce o si muovono scompostamente, che indossano abiti vistosi o portano oggetti come un bastone o un ombrello); oppure il verificarsi di eventi improvvisi, rumorosi o potenzialmente spaventosi, per un piccolo cane, come il transito di un autobus, del camion delle immondizie, o del carro dei pompieri.

Il simbolo di Obiettivo Comune per Muggia
Il simbolo di Obiettivo Comune per Muggia

MODALITA’ DI ATTUAZIONE – Promozione, tramite inviti e campagne pubbliche, dell’ammissibilità dei cani ad uffici pubblici, privati ed esercizi commerciali con la creazione di un logo, da affiggere all’accesso, tipo Qui è il benvenuto ogni Buon Cittadino a 4 Zampe. E contestuale, implicita esclusione di tale facoltà ai proprietari di cane scorretti, maleducati, poco controllabili. Ciò comporterebbe, col tempo, un aumento della percentuale di cani equilibrati e ben educati, con ovvie ripercussioni sul benessere dei proprietari così come di ogni altra persona che con tali cani avesse, direttamente o indirettamente, a relazionarsi (inclusi ad esempio i vicini di casa, quando siano infastiditi dall’abbaiare eccessivo di cani maleducati). Contestuale riconoscimento pubblico della certificazione rilasciata da FICSS, affinché il proprio cane venga ufficialmente riconosciuto come ‘ben educato’, e quindi ammesso a fruire del servizio pubblico di accesso di cui al paragrafo precedente.

Sollecitazione e supporto ad associazioni cinofile che siano in grado di istituire corsi ed esami di certificazione del BC4Z. Contestuale sollecitazione/supporto alle scuole, affinché ospitino incontri e/o lezioni di introduzione al corretto approccio al cane generico, con fondamenti di educazione cinofila – fondamenti che verrebbero così, indirettamente, veicolati alle famiglie.

Educazione dei cittadini non solo alla possibilità di condividere con il proprio cane la passeggiata in città per gli acquisti o gli adempimenti presso uffici pubblici o privati; ma anche (soprattutto, direi) dell’utilità che ciò comporta nella costruzione di una solida relazione con il proprio cane, con la conseguenza di un’educazione progressiva del cane ad un equilibrio e correttezza di comportamento che, quando vive confinato a casa, in genere non ha.

SINERGIE E RICADUTE POSITIVE – Il progetto può trovare correlazione nel piano di intenti sulla fruibilità degli spazi verdi e boschivi, dato che una delle finalità di quello è ampliare la possibilità di escursioni varie e salutari con il proprio cane, e di spostarsi nel territorio lungo direttrici pedonali/naturali senza dover per forza percorrere strade trafficate e/o pericolose. E’ palese la sinergia con il progetto, già positivamente realizzato dall’amministrazione uscente, di riqualificazione dell’area FidoLido. Quest’ultima, con ogni probabilità, sarebbe la sede più qualificata per ospitare corsi ed esami per la certificazione del BC4Z.

Gli esercizi commerciali che aderissero all’iniziativa, consentendo l’accesso ai cani ben educati, trarrebbero giovamento in termini di immagine, venendo a costituire una sorta di élite all’interno del loro settore. La speranza è che, quanti più sono gli esercenti che aderiscono, tanto meno l’importanza venga ad avere la loro distinzione, in quanto diluita in una prassi condivisa più o meno da tutti. A questo punto la promozione dell’immagine degli esercenti muggesani verrebbe ad avere valore nei confronti dei loro omologhi di Trieste e provincia, permettendo forse, addirittura, un ‘marchio di qualità’ di cui gli esercenti muggesani si possano fregiare in ambito provinciale/regionale.

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