cane guidaFIRENZE – Labrador color miele o neri, golden retriever: sono i nuovi cuccioli della Scuola nazionale cani guida per ciechi della Regione Toscana, che stanno cercando delle famiglie affidatarie per la fase di socializzazione, fondamentale nel loro primo anno di vita, per poi diventare ‘da grandi’ cani guida professionali. L’appello arriva anche dall’assessore regionale a Sociale, Sport e Diritto alla salute Stefania Saccardi: “Le famiglie affidatarie – dice Saccardi – sono importanti, e svolgono un ruolo decisivo nella formazione del carattere e nella educazione del cucciolo nel primo anno di vita. E’ una forma di volontariato particolare, e la dedizione delle famiglie a questo compito sarà gratificata, oltre che dalla gioia di avere in casa un cucciolo delizioso, anche dal sapere che una persona non vedente, anche grazie a loro, può riacquistare la propria autonomia e avere maggiore sicurezza negli spostamenti e nella mobilità in generale”.

La Scuola nazionale cani guida di Scandicci, alle porte di Firenze
La Scuola nazionale cani guida di Scandicci, alle porte di Firenze

Ovviamente tutte le spese sono a carico della scuola (che ha sede a Scandicci in via dei Ciliegi 26): vaccinazioni e cure veterinarie, mangime, corredo per il cane. Quello che viene chiesto è del tempo a disposizione da dedicare alla crescita del cucciolo, alla sua socializzazione ed educazione. Le famiglie saranno seguite dagli istruttori della scuola, ci saranno incontri formativi, le ‘puppy class’, e ogni cucciolo rientrerà alla Scuola una settimana ogni mese per i controlli, le visite veterinarie, i supplementi formativi. Per questo le famiglie interessate dovrebbero risiedere di preferenza in Firenze e provincia.

Ci sono famiglie che, una volta cominciata questa esperienza, non riescono a non ripeterla, e quando il cucciolo, allo scadere del primo anno di vita, rientra definitivamente alla scuola per le tappe successive e finali della formazione, si ricandidano per un nuovo affidamento. Ma c’è comunque necessità di trovare nuovi nuclei familiari disponibili. E la scuola di Scandicci rinnova a tutti il proprio appello.

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