WEB – Ci è stata segnalata, questa storia. Era lì: incastonata in quell’oceano in bilico tra realtà e finzione che è Facebook. Ma questa, però, è una storia tutta vera. Una storia del cuore, la storia di Roberta e Bingo che lasciamo raccontare da Giorgia Moretti, la volontaria che l’ha regalata a Facebook e da lì a noi tutti. Perché per salvare un cane non servono eroi: basta volerlo.
BINGO, CHE NON CERCA ADOZIONE! (siate come Roberta)
Questa è una storia che ho deciso di raccontare poiché può insegnare qualcosa a tutti noi, non è semplicemente la storia di un cane, è la storia di una donna forte, la storia di Bingo non può essere raccontata senza prima raccontarvi di Candy, e di Roberta, la loro mamma.
Candy ci arrivò 4 anni fa, una bellissima Setter, non molto normale caratterialmente, venne Roberta a conoscerla in pensione per adottarla, venne con il suo cane Pollok, misto Setter adottato anni prima andando direttamente a prenderselo in un canile delle Marche. Adottò Candy e i problemi sorsero quasi subito, la Setter non camminava in giro per strada, distrusse tutta casa, mobili e suppellettili, accessori e abiti costosi, Roberta prende un educatore, poi ne prova un altro poi un altro ancora, noi ci aspettiamo che da un momento all’altro sta povera donna scleri e ci riporti Candy da dove l’ha presa, magari con un bel calcio in culo e tante grazie. 4 anni son passati, belli e infernali insieme. la sua “scimmietta” , come la chiama lei, sta ancora da lei e lei ha deciso di cambiare casa per metterla a suo agio poiché servirebbe un po’ di giardino per Candy, un po’ di sole, un po’ di luce e tanta, tanta tanta pazienza ancora.
Mi piacque subito Roberta, la prima volta che la vidi arrivare era in sella alla sua moto, tutta vestita di pelle, una cascata di capelli scuri sbucarono dal casco appena lo tolse, una forte stretta di mano, sicura, occhi limpidi, sorriso luminoso, soprattutto decisa ad adottare un secondo cane. Razionale ma con una punta di follia, Roberta dal genio e dal raziocinio fusi insieme, non mi resi subito conto di che donna meravigliosa fosse.
Vive sola Roberta, ha un buon lavoro, è una donna giovane e caparbia. Non avemmo dubbi sull’affidarle qualsiasi cane volesse scegliere. Gliela portai a casa personalmente Candy, con la sua pettorina nuova e i suoi occhi terrorizzati, bellissima e fragilissima.
Le news: i disastri, i piccoli obiettivi raggiunti, Candy era, e continua ad essere, un cane per persone caparbie e amorevoli.
Mesi fa mi arriva una mail strana da Roberta, mentre la apro mi dico: ecco, è scoppiata, non ce la fa più, dopo aver buttato sangue e soldi vorrà riportarcela in pensione.
Invece Roberta chiedeva aiuto, in un paese distante dal suo trovò un cane, una taglia molto grande, chiuso in un recinto, mi mandò le foto, la difficoltà era nel capire dove iniziava il cane e finiva il pelo, 8 anni di recinto, additato come mordace si erano inventati un semplice metodo per fornirgli il minimo cibo che gli veniva dato, una piccola cesta appesa ad una corda si calava nel recinto, da anni nessuno toccava quel cane mastodontico che ringhiava praticamente a tutti quelli che osavano anche solo avvicinarsi al recinto fatiscente in mezzo ad una campagna più fatiscente ancora.
Bingo era abbandonato a se stesso, faceva la guardia alla sua piccola proprietà, il solo posto che conosceva, a cui era legato, nel bene o nel male, proteggeva tutto ciò che per lui era lo spazio vitale.
Non potemmo fare molto, le diedi però delle istruzioni precise: non ho idea di come tu possa fare ma risali al proprietario, fai la faccia di tolla e chiedi in giro, nel paese vicino, vai a chiedere informazioni nei piccoli negozi dove di solito sanno tutto di tutti, vai senza vergogna, arriverai al detentore! poi fattelo cedere con una cessione firmata, fai il cambio chip a tuo nome, poi prendi un veterinario, con fionda o nel cibo addormentate il cane, deve esserci un veterinario però, non puoi fare questa cosa da sola, mi raccomando, quando dorme entrate in recinto, mettete museruola, servirà un kennel molto grande, ficcatecelo dentro, portatelo in pensione, magari prima rasatelo, fagli fare prelievi per tutta una serie di esami (che le dettai), per fare tutto ciò servono quattrini! Ti passo il numero di una volontaria di zona, l’avverto, chiedi a lei nominativo di un veterinario disponibile a fare tutto ciò ovviamente sotto pagamento. Ti consiglio anche una pensione in quella zona, so che sono bravi e che hanno anche un educatore, vai a chiedere e di che ti mando io.
Punto. Questo è l’unico aiuto che potei dare a Roberta, seppi che lo prese…. dopo aver cercato il proprietario, dopo essersi fatta firmare una cessione, dopo essersi intestata il cane, nessun veterinario disponibile, almeno non quelli in zona, Roberta lo prese da sola, entrò in recinto, mise un guinzaglio al cane, lo portò in pensione, lo lavarono, sotto quel pelo un delirio di parassiti. Lo portò da un veterinario, gli mise una museruola, gli fecero i prelievi, Roberta pagò tutto, esami, pensione, mantenimento, poi mi arrivò una mail con la richiesta di aiuto per l’adozione, Bingo andava d’accordo con Pollok ma naturalmente Candy era un problema!
Poi non ne seppi più nulla….
Settimana scorsa mi arrivarono le nuove foto di Bingo, adottato da Roberta, portato a casa, bellissimo, ne è venuto fuori un pregiato e raro esemplare di Pastore della Russia Meridionale.
Bingo è stato accettato da Pollok e infine anche da Candy, perché la loro mamma ha deciso che così doveva andare.
Bingo ha 8 anni, Bingo è stato salvato da una persona “normale”
Quando chiedete aiuto ai volontari per salvare un cane provate a pensare che non servono dei volontari, serve solo cuore, un po’ di soldi da spendere al posto di vestiti e scarpe, e, soprattutto, forza di volontà. Se volete salvare davvero un cane non servono volontari, nessuno nasce volontario, nessuno ci ha dato un patentino, nessuno ci insegnò a salvare il nostro primo cane, se volete salvare un cane, se lo volete salvare davvero, ci vuole solo forza di volontà! Roberta ha salvato un cane.
Siate come Roberta.
Giorgia Moretti