muratellaROMA – Era il primo mattino di ieri, quando la società vincitrice di gara per la gestione dei canili di Roma ha preso formalmente possesso delle strutture della Muratella e di Ponte Marconi. Si tratta della Società Rifugio Agro Aversano, vincitrice di un bando al massimo ribasso che l’ha vista aggiudicarsi l’appalto di gestione.

Il passo compiuto va certamente nella direzione della legittimità, ed in questo senso è salutato con favore dalla Codici. L’associazione aveva puntato il dito proprio nei giorni scorsi sullo stato di illecità in cui versava la gestione dei canili, ricordando come da “15 anni sempre gli stessi soggetti hanno ricevuto l’affidamento del servizio canili senza partecipare ad alcun bando di gara“. Codici auspica che da questo punto di diritto si possa ripartire “senza sprechi di denaro pubblico e nel rispetto degli animali ospitati”, ma dal Pd già si levano dubbi sul fatto che la legittima assegnazione possa preludere a una situazione di quiete collettiva e benessere per gli animali.

muratella 1E’ il consigliere capitolino del Pd Antongiulio Pelonzi ad affidare al suo profilo Facebook le proprie perplessità. Al di là delle considerazioni politiche, secondo Pelonzi quello vinto dalla Agro Aversano è un “bando al ribasso che non considera in nessun modo il benessere degli animali ospitati e la salvaguardia dei 98 posti di lavoro“. Secondo l’esponente democratico, si tratta dello “scandaloso epilogo della lunga, dolorosa ed estenuante battaglia portata avanti dal primo maggio dagli ex lavoratori del canile comunale di Roma Muratella”.

muratella 1“Purtroppo – asserisce Pelonzi – come nelle peggiori tradizioni assistiamo ad un salto indietro nel tempo di almeno 20 anni. Il canile è stato dato in gestione ad una società privata che, dalla cifra stanziata già inadeguata per la gestione, dovrà anche trarre un profitto e tutto questo cozza con la salvaguardia del benessere animale. Come se non bastasse da quando il Comune non ha più rinnovato la convenzione con il vecchio gestore, dal primo maggio sono stati licenziati tutti i 98 lavoratori che da quel giorno fino ad oggi hanno continuato a gestire il canile senza stipendio e con l’unico scopo di aprire un dialogo con l’Amministrazione per una gestione più accettabile ed etica ma senza alcun risultato, infatti i responsabili capitolini hanno rifiutato qualsiasi dialogo”.

Punto di equilibrio è la posizione espressa dalla presidente di FederFida Onlus Loredana Pronio, che realisticamente commenta: “Sulla validità del nuovo gestore staremo a vedere. Va messo alla prova ed avrà tutti gli occhi puntati addosso. Naturalmente dovrà lasciarci accedere al canile, così come previsto dal bando. Quel che spiace è l’inerzia del M5S che rinuncia ad accudire direttamente i propri animali“.

 

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