Il naso dei cani può essere un ottimo rilevatore dei livelli insulinici
Il naso dei cani può essere un ottimo rilevatore dei livelli insulinici

VERONA – Ci sono dei nasoni gentili pronti a vigilare sulla salute dei loro proprietari. Sono i tartufi dei cani allerta diabete del Progetto Serena. Si tratta di un progetto innovativo, completamente realizzato in Italia. Lo staff di educatori cinofili, tutti formati con il metodo cognitivo, prepara i cani di proprietà di persone diabetiche a segnalare il sopraggiungere di crisi ipo o iper glicemiche. Alcuni cani vengono anche preparati ad effettuare una chiamata di emergenza con un apparecchio studiato per questo scopo specifico.

progetto serena 3Il grande fiuto dei nostri amici a quattro zampe è perfettamente in grado di avvertire le modifiche del livello di zuccheri nel sangue, molto prima che il diabetico se ne renda conto. La segnalazione repentina del cane, permette davvero di aver salva la vita. L’attenzione di questi angeli con la coda è viva anche di notte, quando una crisi può portare a conseguenze nefaste.

Il Progetto Serena ha la forma di una onlus perché l’intento è quello di portare un servizio a delle persone malate, non quello di lucrare del denaro, e contemporaneamente ricordare una bimba, Serena appunto, che non è più con noi. L’idea è stata dell’educatore cinofilo veronese Roberto Zampieri. Tutto è nato da una telefonata: un malato di diabete voleva insegnare al suo cagnetto ad aiutarlo nell’emergenza. Ma perché non prevenire l’emergenza? E’ partito un lungo periodo di studio e di sperimentazione, dal quale è nato anche un inedito protocollo e quindi il via libera alla onlus e ad progetto organico.

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Roberto Zampieri, ideatore del Progetto Serena

Attualmente sono 5 i cani già formati ed operativi, altri 10 stanno “studiando”, ci vorrà almeno un anno di preparazione e altri sei mesi di “tirocinio”. E’ importante sottolineare che i cani del Progetto Serena non sono considerati o trattati come delle “attrezzature mediche animate”. Loro sono dei cani come tutti gli altri, fanno una vita normalissima e il traning di preparazione consiste soprattutto nell’approfondire il rapporto di affetto e fiducia con il loro padrone, non certo nell’eseguire dei “comandi”.

Tutte le altre competenze necessarie per diventare un cane-allerta vengono poi acquisite attraverso il gioco, nel rispetto delle caratteristiche del singolo cane. Non occorre infatti che i malati acquistino un esemplare di una particolare razza, va benissimo il cane di famiglia, anche il meticcio preso in strada, quello che ci vuole è creare una relazione stretta in cui umano e animale si sentano protetti e valorizzati.

Lo staff del Progetto Serena è attualmente formato, oltre che da Roberto Zampieri, da Elisa Arvedi, presidente della onlus, e dai preparatori cinofili Sele Asteggiano Berro Zampieri, Michele Berlato, Sara Calgaro, Elisa Tesini, Mario Valeriano, Valentina Beretta.

PROGETTO SERENA

 

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