Il cane Harry, qui con la sua umana, si è ormai ristabilito
Il cane Harry, qui con la sua umana, si è ormai ristabilito

NEW YORK CITY (Stati Uniti) – Harry è un cane giovane e vive a New York: cinque anni, e una carica di energia da fare invidia a un cucciolo. Per questo quando la sua proprietaria lo ha visto stentare a muoversi e rifiutare addirittura acqua e cibo, lo ha subito portato in clinica veterinaria temendo un problema neurologico. Invece no: Harry si era intossicato con della marijuana. Per il resto era sano come un pesce.

Quello di Harry non è che l’ultimo di una serie fitta di casi più che quotidiani che stanno allarmando i veterinari della Grande Mela tanto da aver attirato sul fenomeno l’attenzione dell’ASPCA, il centro nazionale di controllo sugli avvelenamenti animali. La fortuna, osservano gli esperti, è che i sintomi – che vanno dalla letargia all’estrema eccitabilità anche solo ai suoni normali, dal rifiuto del cibo alla perdita incontrollata di urina o saliva – non sono mortali. Finora nessuno dei casi registrati ha avuto esiti fatali. Per i cani è molto più nefasta l’ingestione, ad esempio, di cioccolato. Tuttavia il fenomeno è preoccupante, e il fatto di poter risolvere l’intossicazione inducendo il vomito e aspettando che l’effetto passi non consola.

L’ASPCA, che ha censito ricoveri di cani ridotti anche in condizioni serie, precomatose e con pressione sanguigna ai minimi vitali, registra il 144% di incremento di overdose da marijuana tra i cani e altri pet fra il 2010 e il 2015, con picco a New York più che in qualunque altro stato eccezion fatta che per la California.

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