Corto accomodato sul palco dell'Ariston
Corto accomodato sul palco dell’Ariston

SANREMO (Imperia) – Sono stati i soccorritori di Amatrice, coloro che dopo il terremoto hanno continuato a scavare persino a mani nude pur di trarre in salvo vite da sotto l’inferno di macerie, gli ospiti speciali della prima serata del Festival di Sanremo. Con loro, placido nella sua bellezza tenera, il cane Corto che insieme a quegli uomini ha contribuito a individuare persone in mezzo a cumuli di sassi, polvere e scampoli di vita.

Composto, scodinzoloso, un po’ accaldato dai faretti forse, il soccorritore a quattro zampe Corto ad Amatrice ci è proprio nato. E’ lì, infatti, che vive la sua metà di unità cinofila in forza al Soccorso Alpino, ovvero Fabio Iepparello che definisce Corto, operativo in superficie valanghe e macerie, “il socio perfetto per questo lavoro e per la vita“.

Primo piano sotto le luci della ribalta per Corto
Primo piano sotto le luci della ribalta per Corto

“Quella notte del 24 agosto 2016 – ricorda – ci siamo svegliati quando fortunatamente nella frazione non c’era nulla da fare perché nessuno era rimasto sepolto. Alle 04:20 subito dopo la scossa ho chiamato lui e siamo partiti. Abbiamo cominciato l’incubo più grande della vita“.

Sin da cucciolo, come altri suoi colleghi, il labrador Corto è stato addestrato per circa due e anni e mezzo e poi si è costantemente esercitato con gli uomini del Cnsas.  Un terremoto per un cane è una grande fatica: la polvere delle macerie, infatti, gli impedisce una respirazione completa. Tuttavia il loro apporto è irrinunciabile, un autentico asso nella manica dell’emergenza perché con il loro fiuto e la loro agilità arrivano in spazi che per i tecnici sarebbero impensabili e indicano rapidamente dove scavare.

Ha rappresentato tutti i suoi 'colleghi' soccorritori
Ha rappresentato tutti i suoi ‘colleghi’ soccorritori

 

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