Jazz, tutto coccole e tenerezza
Jazz, tutto coccole e tenerezza

SAN PIETRO CASASCO (Pavia) – Un paese è in lutto: la comunità di Menconico e i residenti della casa di riposo di San Pietro Casasco in Val Curone sono addolorati per la morte di Jazz, il golden retriever abilitato alla pet therapy. A ucciderlo dei bocconi avvelenati gettati in un prato nei pressi di Benegasso, probabilmente per eliminare i predatori di animali che competono con cacciatori e bracconieri. Jazz aveva appena due anni.

jazz veleno 3
Jazz al suo primo compleanno

La sua proprietaria, la titolare della casa di riposo di cui era divenuto la mascotte, lo aveva raccolto dalla strada dove era stato abbandonato quando era un cucciolino. Poi il corso per operatori di pet therapy a Ovadia, dove Jazz era stato abilitato. Da allora, il cane-infermiere aveva speso le sue giornate a regalare tenerezza e coccole agli anziani ospiti della struttura di Meconico, che adesso sono sotto choc per la scomparsa del ‘nipotino’ a quattro zampe.

La presidente nazionale Lndc Piera Rosati invoca la bonifica immediata dell’area e la convocazione di un tavolo in Prefettura: “Il reato penale che prevede la reclusione per chi dissemina esche avvelenate sul territorio deve trovare applicazione esemplare“.

Jazz nella casa di riposo
Jazz nella casa di riposo

“Altrettanto esemplare – commenta – deve essere da parte del sindaco la messa in atto di tutti i provvedimenti previsti dall’ordinanza ministeriale: delimitazione immediata dell’area, cartellonistica che avvisa la popolazione, bonifica dell’area entro le prime 48 ore, convocazione di un tavolo con le forze dell’ordine in Prefettura, piano di prevenzione, oltre che l’analisi dei principi attivi che sono stati impiegati per la macabra distribuzione dei bocconi avvelenati“.

“Spesso – indica Rosati – si può risalire all’acquisto del principio attivo e quindi restringere il piano delle ricerche. Non dimentichiamo che in Italia è attivo il Centro nazionale di medicina forense presso l’Istituto zoo profilattico di Toscana e Lazio con sede a Grosseto. Sono i nostri RIS della veterinaria, sfruttiamo questa risorsa per contrastare questa piaga che troppe istituzioni non aggrediscono nonostante gli strumenti di legge”.

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