Foto d'archivio
Foto d’archivio

TRIESTE – “Dopo 27 anni di attività, a breve dovrebbe pervenire il parere negativo al rinnovo dell’autorizzazione per la Zona cinofila di Sequals. Ciò rappresenterebbe un clamoroso errore per l’amministrazione regionale”. A dirlo, lanciando un allarme per i molti amanti dei cani nell’area pordenonese, è il consigliere regionale Mara Piccin (Forza Italia) secondo la quale “la Zona di Sequals, che serve gran parte della pedemontana pordenonese, ha mantenuto per oltre cinque lustri l’area in concessione a fini ambientali, area che altrimenti sarebbe stata preda del degrado o data in uso alle esercitazioni militari“.

Il territorio di competenza dell’attuale Zona cinofila Zuccola Meduna è un’area che era stata adibita a discarica di ruderi post-terremoto del 1976, bonificata e ora è divenuta prato stabile e mantenuta dai volontari della Zona. Piccin precisa che “nel Piano faunistico regionale è stato inserito un dispositivo che vieta l’istituzione delle zone cinofile e il rinnovo delle stesse all’interno della rete Natura 2000. Ma la Zona cinofila di Sequals nasce prima della Zps Magredi e tale disposizione non permetterebbe ai volontari di continuare ad operare, quando da quasi trent’anni l’attività viene svolta nel rispetto delle norme, della flora e della fauna presente nell’area”.

La consigliera forzista annuncia quindi un’interrogazione in merito spiegando che “probabilmente l’assessore Panontin non è al corrente della situazione: non voglio proprio pensare che la ‘svista’ contenuta del Pfr sia determinata da una precisa volontà politica di chiudere la Zona cinofila di Sequals. Se invece così fosse porterò la questione all’attenzione del Consiglio regionale“.

 

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