stellina3ROMA – Li avevano chiusi in un sacco e gettati nell’immondizia, vicino a un cassonetto, in attesa che il camion dei rifiuti o il tempo li uccidessero. E di tempo non se sarebbe dovuto passare molto perché Romeo, Matisse e Bizet, tre cuccioli di gatto nati da pochi giorni, in quelle condizioni non avrebbero resistito a lungo. Il caldo sole di fine primavera, il poco ossigeno a disposizione e la mancanza delle cure di mamma gatta, così importanti per un micio appena nato, non gli avrebbero lasciato alcuno scampo. Ma la sorte, una volta tanto, aveva stabilito che non sarebbe finita in quel modo. E che per Romeo, Matisse e Bizet la salvezza sarebbe venuta dal più improbabile dei salvatori o meglio delle salvatrici.

stellina2A trovare i tre piccoli infatti è stata Stellina, una cagnetta fantasia col desiderio di diventare mamma così forte da farle avere quella che i veterinari chiamano “gravidanza isterica”. Probabilmente è stato proprio questo desiderio a farle notare, durante la sua consueta passeggiata pomeridiana, a Tivoli, quel sacco grigio con i cuccioli di gatto abbandonato vicino al cassonetto. Senza pensarci troppo Stellina si è precipitata verso la busta ed ha iniziato a guaire e a raspare lungo i bordi con la zampetta.

stellina1E questa storia, oltre a Stellina, ha un altra protagonista: Giusy, la sua proprietaria che, aperto il sacco e trovati i cuccioli, ha scelto di prendere con sé i gatti e di portarli a casa con Stellina. Varcata la soglia, la cagnetta ha preso i cuccioli per la collottola e li ha portati in una grande bacinella verde, da lei ritenuta il luogo più accogliente e sicuro dell’abitazione; il posto ideale per allattarli, leccarli e coccolarli proprio come farebbe la loro mamma naturale.

Romeo, Matisse e Bizet sono finalmente al riparo da ogni pericolo anche perché sono costantemente seguiti dai veterinari dell’Enpa di Roma. Poche ore di vita sono state sufficienti per far conoscere loro il peggio e il meglio di questo mondo. E per insegnargli che spesso amore, altruismo e compassione non hanno confini. Né di specie né di razza.

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