CAGLIARI – Duecentomila euro per le sterilizzazioni e un piano per azioni più efficaci: è con una delibera che procede in questa direzione che la Regione Sardegna entra a zampa tesa nel contrasto al randagismo, nota dolente nell’Isola. E allora via: si riparte da associazioni di volontariato e cani di proprietà con questo stanziamento che entra in finanziaria 2017.
“Per rendere ancora più efficace la sterilizzazione nella lotta al randagismo – spiega in una nota l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru – è oggi necessario che tale pratica trovi maggiore diffusione anche per i cani di proprietà, in particolare per quelli che vivono in ambito rurale. Queste azioni mirate consentiranno di ridurre il sovraffollamento dei canili, con la conseguente diminuzione del costo socialeper il mantenimento dei cani randagi, una minor incidenza dei danni provocati dal randagismo sia all’uomo sia agli altri animali, un risparmio di investimenti per la realizzazione di nuove strutture e il miglioramento del rapporto uomo/cane nell’ambiente urbano”.
Protagoniste in questo percorso saranno le associazioni, che Arru definisce “una forza straordinaria con cui condividiamo il comune obiettivo della tutela degli animali, che passa attraverso la sensibilizzazione delle persone e l’informazione sulle normative nazionali e regionali, da cui comincia il percorso di educazione finalizzato alla lotta al randagismo”. A loro è rivolto il finanziamento, 5.000 euro al massimo per ogni associazione iscritta nell’apposito registro nel settore ambiente e tutela animali d’affezione.
I fondi sono concessi per la sterilizzazione di cani di sesso femminile di proprietà di privati cittadinicon Isee pari o inferiore ai 20mila euro annui, e dei cani femmina adibiti alla custodia di greggi, appartenenti ad allevatori regolarmente registrati, a prescindere dall’Isee. Le sterilizzazioni dovranno essere effettuate da medici veterinari liberi professionisti dotati di ambulatorio attrezzato per attività chirurgica.