img-20170907-wa0020GENOVA – Ferite multiple causate da morsi, dermatiti estese con vistose mancanze di pelo, infezioni parassitarie, grave stato di trascuratezza e denutrizione e detenzione a catena: sono le drammatiche condizioni di ritrovamento di 6 cani, 4 femmine e 2 maschi tra cui 3 cuccioli di 7 mesi, sequestrati dalle Guardie ecozoofile dell’Oipa di Genova nel comune di Montoggio a seguito di numerose segnalazioni ricevute da diversi cittadini che, oltre a indicare le condizioni di grave incuria in cui erano costretti gli animali, testimoniavano di aver più volte avvertito degli strazianti guaiti di dolore causati dalle ripetute percosse ricevute dalla proprietaria.

“I 6 cani, tutti sprovvisti di microchip – scrive Oipa in una nota – erano detenuti in condizioni igieniche assolutamente inadeguate, costretti a giacere tra stracci, sporcizia e i loro stessi escrementi, con acqua putrida e poco cibo a disposizione, ricoverati in stalli di fortuna e a contatto con alcuni ovini detenuti in baracche fatiscenti. Particolarmente preoccupante lo stato di salute di 3 cuccioli così come quello della madre, una femmina incrocio maremmano di 5 anni di nome Nebbia, tutti riportanti ferite visibili sul corpo, infestati dalle pulci e con il pelo gravemente danneggiato dalla dermatite“.

sequestro-gez-genova-6-cani-2“Uno dei cani, inoltre – si legge ancora – una femmina di nome Kira, che durante tutta la durata del controllo non ha fatto altro che guaire, era confinata in un terrazzino e anch’essa presentava ferite multiple causate da morsi, oltre che dermatite estesa, alopecia e parassiti in abbondanza. Rinvenuto durante l’ispezione anche un cane anziano di 12 anni, di nome Spot, rinchiuso in una struttura pericolante e costretto ad una catena di circa 3 metri che, completamente aggrovigliata attorno ad una struttura di ferro, ne riduceva la lunghezza a poco più di 15 cm, impedendo di fatto al cane di compiere qualsiasi movimento”.

Dopo aver proceduto al sequestro, i cani sono stati tutti condotti presso una clinica veterinaria per gli accertamenti sanitari e successivamente ricoverati presso una struttura in custodia giudiziaria, mentre la proprietaria è stata denunciata per maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura e produttiva di gravi sofferenze.

 

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