Uno scatto dall'edizione 2016 dell'open day
Uno scatto dall’edizione 2016 dell’open day

SCANDICCI (Firenze) – Giornata a porte aperte, domani 21 ottobre, alla Scuola nazionale cani guida di Scandicci, alle porte di Firenze. L’open day, si legge in una nota della Regione Toscana, vuole essere l’occasione per far conoscere tutte le attività della struttura dall’addestramento dei cani per la guida di persone cieche, alla Pet therapy, alla formazione di cani d’ausilio per disabili motori. Per questo il calendario della giornata è scandito tra dimostrazioni pratiche, giochi coi bambini, mostra fotografica e interventi istituzionali.

La Scuola è attiva fin dal 1929, quando furono consegnati i primi tre cani guida. Dal 1979 è attribuita alla Regione Toscana, che ne ha mantenuto il carattere nazionale, con il compito di fornire cani addestrati alla guida di persone cieche. Nel tempo a questo si sono aggiunti altri obiettivi come quello di Pet therapy, con interventi assistiti da animali di tipo terapeutico, educativo e ricreativo, e quello della formazione di cani d’ausilio per disabili motori, per aiutarli nelle attività quotidiane.

La Scuola nazionale cani guida di Scandicci, alle porte di Firenze
La Scuola nazionale cani guida di Scandicci, alle porte di Firenze

Nel primo anno di vita, i cuccioli vengono affidati a famiglie volontarie, che collaborano con la Scuola per consentire che i cani assimilino le corrette regole educative e comportamentali, abituandoli alle realtà urbane e sociali. Dopo un anno, i cani vengono consegnati alle persone non vedenti. Attualmente collaborano con la Scuola circa 60 famiglie affidatarie. Le razze utilizzate per la guida dei non vedenti sono Labrador e Golden Retriver. Nel 2016 sono stati consegnati a non vedenti 24 cani. I cuccioli affidati a famiglie nel 2016 sono stati 39.

Nel 2016 è stato avviato il progetto Riduzione dei tempi di attesa, perché da diversi anni il numero dei non vedenti inseriti nelle graduatorie per l’assegnazione di un cane guida è molto elevato, e di conseguenza i tempi di attesa sono diventati eccessivamente lunghi. Il progetto si pone l’obiettivo di accorciare i tempi di attesa, incrementando il numero di cuccioli prodotti dalla Scuola o procurati sul mercato, e aumentando anche il numero delle famiglie volontarie per l’affidamento di questi cuccioli.

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