clochardFIRENZE – A Firenze l’accoglienza apre le porte anche agli animali: accade nel centro di accoglienza Slataper che ospita persone in condizioni di precarietà economica e abitativa. Per la prima volta la struttura ammetterà anche i cani: “Spesso – spiega il direttore del centro Andrea Ricotti – l’impossibilità di ospitare l’animale da compagnia impedisce alle persone di accettare l’accoglienza”.

Emblematica la storia di Lulù e dei suoi proprietari: “Un anno fa – ricorda – nel corso di uno sgombero di un’abitazione occupata da una coppia italiana è stata proposta l’ospitalità in una struttura di accoglienza, ma è stato spiegato loro che non era possibile portare anche la loro cagnetta Lulù. Il marito, per protesta, ha allora preso un coltello e si è tagliato la guancia”. “Sappiamo bene come un cane possa rappresentare in situazioni di disagio l‘unico legame affettivo rimasto”, aggiunge.

I cani possono essere ospitati e restare a fianco dei loro proprietari, purché siano vaccinati e dotati di microchip. Una volta nel centro, dove coabitano persone molto diverse, non possono essere lasciati liberi di circolare negli spazi comuni, interni ed esterni, senza guinzaglio. Per ragioni di sicurezza non potranno essere ospitati cani di razze pericolose o di taglia medio-grande e grandi.

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