buttaibottiROMA – Non farli morire di paura. Per le feste, anche quest’anno, #buttaibotti! Questo il senso della campagna – storicamente appoggiata da qualazampa.news – lanciata anche quest’anno da Lndc per proteggere gli animali, ma anche gli umani viste le statistiche su incidenti anche fatali, dalle esplosioni di petardi e mortaretti quando non di peggio. Alcuni comuni si sono attrezzati con ordinanze di divieto, ma non tutti e non ovunque.

“Molti Comuni – spiega la Presidente Lndc Piera Rosati – non provvedono, in alcuni casi adducendo la motivazione che è un divieto difficile da far rispettare. Questo è sicuramente vero, ma lo stesso vale per qualunque altra infrazione. La legge, ad esempio, vieta di rubare ma i ladri esistono ugualmente. Un’ordinanza contro i botti potrebbe comunque rappresentare un deterrente e iniziare a educare la cittadinanza a festeggiare in maniera più rispettosa”.

Picco del pericolo è come sempre la notte di San Silvestro, quando per i cani la nottata può trasformarsi in vero e proprio incubo, con attacchi di panico in cui molti si perdono, finendo magari investiti dalle auto o rimanendo vittime del gelo, mentre altri muoiono proprio per il terrore.

Lndc diffonde alcune raccomandazioni: accorgimenti da adottare affinché il Capodanno, piuttosto che una festa, non diventi un evento angosciante per i quattro zampe. Tanto per cominciare, evitare di lasciarli da soli e men che meno all’aperto è l’ideale: “E’ importante custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori – raccomanda Lndc in una nota – rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia”.

campagna-anti-bottiI botti possono causare negli animali diversi stati d’animo: dal semplice disorientamento alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione. Ecco alcuni segnali o comportamenti che il vostro animale potrebbe avere in questa situazione:

urinazione o deposizione di feci, incontrollate;

fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato; il gesto può ripetersi quando, arrivato in un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con il rischio di perdere del tutto l’orientamento e di non riuscire a ritrovare la via di casa;

mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga;

sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si tratta di una reazione molto pericolosa);

abbaiare, ululare, guaire ruotare vorticosamente su sé stesso; anche questa reazione è provocata dall’incapacità di individuare la giusta direzione da seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito;

buttaibotti-2016-cane-564x399 mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo;

scarico della tensione in modo incontrollato;

nascondersi in luoghi angusti;

cercare morbosamente protezione dal padrone;

non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno.

Se proprio non si può rimanere a casa col proprio cane, allora: 

croppedimage701426-Animal-Amnesty-contro-i-botti-di-capodanno-272x240 lasciare le luci accese;

lasciare le porte aperte;

lasciare almeno due stanze a disposizione;

il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile;

non lasciare oggetti che lo possano ferire;

inibire i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci;

paura-occhi-sguardo lasciare liberi i soliti nascondigli;

lasciare a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare;

lasciare la ciotola dell’acqua (anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve );

cercare di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o tv.

E quando invece il cane è a casa con noi?

paura informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione;

se ci sono bambini, istruiscili opportunamente: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano;

lascia le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile;

inibisci i nascondigli troppo angusti per evitare che si ferisca per entrarci e lascia liberi i suoi soliti nascondigli;

se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo. Se vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito, se non ubbidisce significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te. In questo caso non insistere, uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato;

paura 3 non controllarlo, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto;

se dovesse urinare o defecare, non dare peso e pulisci. Non devi in nessun modo farlo sentire in colpa;

non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare, deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante;

se cerca il contatto, accettalo ma non favorirlo;

se abbaia, ulula o guaisce, distrailo;

se tenta di mordere o di distruggere oggetti, distrailo;

non tenere radio o televisione con volume molto alto;

attenzione ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga;

cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie.

buttabotti

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