Adozioni PistoiaPISTOIA – Tra i nodi al pettine del Comune di Roma nella gestione Marino c’è stata e c’è anche la gestione dei canili comunali, dopo lustri affidata con gara non più all’associazione che se ne è occupata finora ma a un privato pugliese titolare, tra le proprie attività, anche di un contratto con l’Università di Bari e il dipartimento che si occupa di sperimentazione di animali. Rivolta dei dipendenti, rivolta degli ambientalisti, canili occupati. Sì ma soprattutto: futuro incerto per gli ospiti delle strutture capitoline. Ecco: ora una simile situazione, al netto delle reazioni che susciterà su cui non è dato pronosticare, rischia di riproporsi a Pistoia dove il canile comunale è in procinto di essere oggetto di gara europea per quanto riguarda la gestione, oggi affidata a volontari che operano e si adoperano nel Rifugio del cane della città toscana.

La struttura di Pistoia, oggi, è convenzionata e riceve contributi dai Comuni di Pistoia stessa, Agliana, Serravalle, Montale, San Marcello, Quarrata, Sambuca, Marliana, Cutigliano, Piteglio e Abetone. Questo fino al 31 dicembre prossimo, quando le erogazioni si esauriranno per avviare una gara europea naturalmente aperta anche a privati. Preoccupate, le volontarie del Rifugio stanno utilizzando ogni canale in loro possesso, social e media compresi, per condurre una campagna di adozione straordinaria per i cani, ma anche i gatti, presenti nei box di via Agati. I cani ospiti del canile ad oggi sono 90: «Molti di loro – spiegano le volontarie – sono quasi a fine vita, e intendiamo evitare loro il trauma di un trasferimento in altri canili. Noi chiediamo a tutti di aiutarci a trovare casa al maggior numero possibile di loro, oppure ad aiutarci per avere risorse per adottarli noi stessi».

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