untitledPARIGI – Giro di vite in Francia, a partire dal 1 gennaio prossimo, per quanto riguarda l’allevamento e la vendita dei cani e degli altri animali da compagnia. Per contrastare il commercio illegale di cuccioli e assicurare il massimo del controllo anche sanitario dei piccoli, l’obbligo di dichiararsi allevatori e dunque ottenere la relativa immatricolazione presso la camera dell’agricoltura con tanto di attribuzione di codice SIREN scatterà al primo cucciolo venduto. La regola è stringente, poiché proprio il codice SIREN sarà la condizione imprescindibile per rendere validi anche i piccoli annunci gratuiti su internet. Gli stessi acquirenti del cucciolo dovranno essere in condizione di verificare che il loro rivenditore possieda il SIREN. Sarà vietato inoltre vendere liberamente ogni animale vertebrato, mentre disposizioni specifiche sono riservate agli allevatori che commercializzano unicamente animali iscritti a una linea genealogica che non abbiano più di una cucciolata l’anno.

«L’obiettivo del ministero per le politiche agricole francese – recita una nota del dicastero – è doppio: si tratta da un lato di proteggere i nostri animali da compagnia assicurando loro salute e benessere negli allevamenti da cui provengono, e dall’altro di proteggere gli acquirenti garantendo loro la tracciabilità al momento dell’acquisto del loro animale, contribuendo a contrastare i traffici». Non solo: «La nuova legge – spiegano ancora dall’alim’agri – si inserisce più genericamente nella lotta contro l’abbandono, poiché permetterà di inquadrare la cessione di animali fin attraverso i piccoli annunci gratuiti, e dunque di lottare contro acquisti poco responsabili su internet o contro la produzione di animali attraverso singoli non dotati dei requisiti necessari. Questi fattori, purtroppo, conducono spesso all’abbandono degli animali».

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