Musetti dal canile di Palermo
Musetti dal canile di Palermo

PALERMO – Problema non secondario, al canile di Palermo: da oggi la convenzione con le associazioni animaliste di gestione è scaduta e nessuna gara sarebbe al momento stata bandita. Ovvio che, in una terra già particolarmente segnata dal problema del randagismo, ciò potrebbe segnare un nuovo tracollo per il fenomeno della cura dei cani senza padrone o, a voler essere precisi, il cui padrone è il sindaco del territorio in cui vengono recuperati. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale del Gruppo Misto Filippo Occhipinti: “La convenzione – dichiara – non è stata rinnovata, la gara non è stata bandita e la Reset (l’associazione che finora era titolare della convenzione, ndr) potrebbe avere qualche problema burocratico nella gestione della struttura“.

Ieri si è svolto un incontro tra l’amministrazione Orlando e le associazioni, ma come esito ha dato una fumata nera: “La giunta aveva stanziato a fine 2015, con un prelievo dal fondo di riserva, 600mila euro proprio per il canile. La somma, però  – spiega il consigliere – non sarebbe ancora a disposizione degli uffici. Il Comune vorrebbe sopperire con gli operai Reset, ma secondo alcune voci ci sarebbero problemi burocratici. Il sindaco ancora una volta dimentica i diritti dei cani, dei volontari e le promesse fatte in campagna elettorale”.

L’attuale situazione fa seguito al trasferimento improvviso, lo scorso agosto, di diverse decine di cani dal canile di via Tiro a Segno verso la struttura di un’altra associazione. Allora si parlò di una nuova convenzione stipulata dal Comune con questa associazione, ma dopo le proteste dei cittadini il caldo di Ferragosto dissolse l’attenzione sull’accaduto.

Le proteste dell'agosto scorso
Le proteste dell’agosto scorso
Condividilo!