Osvaldone, cane eroe
Osvaldone, cane eroe

ROCCA DI MEZZO (L’Aquila) – Osvaldone, il pastore abruzzese senza padrone che l’altro giorno avrebbe salvato una signora in sedia a rotelle dall’aggressione di altri ‘colleghi’ randagi, volendo potrebbe essere adottato dalla comunità locale che si è espressa ritenendolo un eroe. Può essere accudito da loro oppure registrato come ‘cane di quartiere’. A ricordare che questa possibilità è messa a disposizione dalla legge è la sezione aquilana della Lega Nazionale Difesa del Cane (LNDC) anche attraverso la sua vicepresidente Caterina Bonati Fagioli.

La storia di Osvaldone, osserva LNDC che a L’Aquila è presente e opera fin dal 2009, “crea ovviamente empatia: quel che, a nostro avviso, è profondamente errato – si legge in una nota – è utilizzare la cattura dei randagi dal territorio come spauracchio. I cittadini affezionati al cane ‘eroe’ potrebbero adottarlo, e quindi custodirlo come prevede la normativa, o, in alternativa, chiederne il riconoscimento come ‘cane di quartiere’, ovviamente dopo sterilizzazione, microchippatura e dovuti controlli. Tutto questo anche e soprattutto per tutelare il cane stesso“.

Uno dei fenomeni più presenti che riscontriamo nell’aquilano, è proprio quello del vagantismo: cani di proprietà lasciati in strada con alibi vari fra cui ‘è un animale libero‘ oppure ‘si fa la passeggiatina‘ – dichiara Bonati Fagioli – ma questo, oltre ad essere espressamente vietato dalla legge, è pericoloso innanzitutto per i cani stessi che rimangono in balìa di automobili, traffico, altri animali, intemperie. Senza parlare del proliferare del fenomeno del randagismo in caso di cani fertili. E’ un’abitudine che va senz’altro modificata nell’interesse di tutti: in questo, le guardie zoofile di Lega del Cane sono impegnate attivamente”. Lega del Cane auspica che, attraverso la fattiva e proficua collaborazione con gli enti coinvolti e con i cittadini il randagismo possa essere tangibilmente ridotto e gli animali sempre più tutelati e rispettati. Osvaldone compreso.

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