Marilena Sovrani vuole Latina a misura di cane
Marilena Sovrani vuole Latina a misura di cane

LATINA – Se verrà eletta sindaco di Latina, intende redigere un regolamento per il benessere animale in grado di prevenire abbandono, randagismo e maltrattamenti; poi vuole realizzare una Cittadella degli Animali nell’ex Mattatoio, riqualificando la struttura e facendone il pronto soccorso per gli animali; e quando Fido non c’è più, sempre nell’area ex Mattatoio dovrà trovare spazio il cimitero per i quattro zampe. Lei è Marilena Sovrani, candidata alle elezioni comunali 2016 per il comune di Latina. La Sovrani non è nuova all’impegno a tutela dei cani e degli altri animali. Già nel 2014, dopo che il canile di Latina si allagò, radunò un esercito di volontari per rimettere tutto a posto organizzando anche una raccolta di generi alimentari e di prima necessità per riformare le scorte con cui l’Associazione Amici del Cane si prende cura degli ospiti pelosi della struttura. Ora, da candidata, riversa il suo amore per i cani e per il mondo animale nel suo programma elettorale.

Giusto pochi giorni fa, la Sovrani ha effettuato il sopralluogo nel canile comunale di Latina. Secondo la candidata, però, “sarebbe meno oneroso, per le tasche dei cittadini, risolvere i problemi del canile comunale con un progetto economico e funzionale, già presentato all’amministrazione” ma come caduto nel vuoto. La Cittadella per gli Animali nell’ex Mattatoio sarebbe la realizzazione di quel progetto, e secondo le stime della Sovrani avrebbe una capacità ospitativa estremamente maggiore. Non solo: poche settimane fa il canile sanitario comunale di Latina è stato chiuso dalla Asl in quanto non a norma. Nell’ex Mattatoio, con un costo stimato in 20mila euro, la candidata ha progettato di istituirne uno finalmente a norma.

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La candidata visita il canile comunale

Attualmente la sezione sanitaria delle attività del canile è stata conferita tramite convenzione presso una struttura privata: “Quando un cane viene accolto – spiega la Sovrani – deve essere sottoposto, all’interno dell’area sanitaria, a trattamenti obbligatori (microchip, vaccinazione, sterilizzazione) prima di poter essere inserito nella struttura-rifugio insieme agli altri randagi. La Asl di Latina ha chiuso il settore sanitario giudicandolo non a norma e carente di una seconda sala operatoria, prevista per legge. Così, l’amministrazione comunale di Latina ha firmato una convenzione con un canile privato affinché provveda ad occuparsi dal punto di vista sanitario dei randagi e poi li invii nella struttura comunale gestita dall’Associazione amici del cane – ha sottolineato il candidato sindaco –  per un importo di 10mila euro. Tre euro giornalieri per ogni cane, 15 euro per il singolo trasporto, contro gli 85 centesimi erogati al canile comunale. Considerato che mensilmente vengono accolti dai 30 ai 40 cani, quei 10mila euro finiranno presto. Col risultato che il Comune dovrà in tutta fretta procedere a nuove convenzioni, e chissà per quanto tempo, spendendo soldi che potrebbe evitare di tirar fuori”.

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