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L’interno del Cara di Mineo

MINEO (Catania) – Ci vorranno quattro o cinque giorni, presumibilmente fino al 10 giugno, ma alla fine i randagi che vivono nel Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo (Cara) di Mineo saranno tutti sterilizzati, vaccinati e assistiti: appare gigantesca, la missione intrapresa dall’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) e iniziata proprio oggi. Il Cara di Mineo è la più grande struttura di accoglienza per migranti di tutta Europa, e ospita circa 4mila migranti su una superficie di 253mila metri quadrati. Sino a pochi anni fa erano solo 4 i cani che vivevano nel centro, entrati lì chissà come. Ora sono 80, e il pericolo è che il loro numero continui a crescere in maniera incontrollata.

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Anche l’ambulanza Isotta e i furgoni di Amici Cucciolotti tra i mezzi di Enpa coinvolti nell’operazione Cara di Mineo

Insomma, era urgente intervenire e occorreva farlo subito, prima che la situazione potesse sfuggire di mano, diventando ingestibile. Per questo, Enpa ha schierato sul posto una task force formata da ben 20 volontari – medici veterinari, coordinatori alla logistica, addetti alle catture, messi a disposizione dalle Sezioni di Catania, Manfredonia, Roma – con il supporto di due ambulanze veterinarie (tra cui Isotta), di un’automedica e del furgone “Amici Cucciolotti”. Gli interventi chirurgici invece vengono eseguiti all’interno di un ospedale veterinario da campo, allestito nel fine settimana da un primo nucleo della task force, giunto a Mineo proprio con l’obiettivo preparare il terreno alla missione a cui partecipa anche una mediatrice culturale, poiché l’iniziativa è stata concepita da Enpa come una operazione di solidarietà a tutela del benessere degli animali e attenta ai diritti e al destino dei richiedenti asilo.

L’operazione “Cara Mineo” – coordinata dal Direttore Generale della Protezione Animali, Michele Gualano, e dalla responsabile del Programma Rete Solidale, Paola Tintori, con la responsabilità sanitaria del veterinario Meir Levy – viene svolta con i fondi Enpa e con la collaborazione della Prefettura di Catania, del Comune di Mineo, della Asp di Catania e della direzione del Cara. “Interveniamo per sanare una situazione divenuta insostenibile – dichiara la Presidente Nazionale di Enpa, Carla Rocchi – e per contenere il randagismo all’interno del centro per richiedenti asilo e nel territorio di Mineo. Se non sterilizzati, i cani si riprodurranno in maniera esponenziale determinando una emergenza gravissima e una situazione in cui il benessere animale non è tutelato“.

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Il Cara di Mineo è il centro di accoglienza migranti più grande d’Europa
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