Il Cane Minore nell'interpretazione grafica di Hevelius
Il Cane Minore nell’interpretazione grafica di Hevelius

Abbiamo esplorato venerdì scorso meraviglie e segreti della costellazione del Cane Maggiore. Bene, osservandola spostiamo ora lo sguardo a sinistra: ecco lì una costellazione ‘parente’, quella del Cane Minore. Situata in un’area celeste piuttosto oscura, spicca per la sua stella più luminosa, una sorta di Sirio in miniatura: è l’astro denominato Procione. No, l’orsetto lavatore non c’entra. Il nome deriva dal greco e significa prima del cane. Questo perché il Cane Minore sorge prima del Cane Maggiore, annunciandone dunque l’apparizione. L’altra stella principale di questa costellazione è Gomeisa, che significa dagli occhi annebbiati per il pianto.

L’osservazione del Cane Minore, alle nostre latitudini, è comoda nello stesso periodo che per il Cane Maggiore, di cui come si diceva costituisce una sorta di alba. Intorno alle 21, da novembre a giugno con culmine a sud a inizio marzo, si vedrà sorgere Procione con tutto l’altro suo carico stellare.

La galassia a spirale del Cane Minore NGC 2508
La galassia a spirale del Cane Minore NGC 2508

Sì perché la formazione principale porta con sé galassie sorprendentemente belle – si tratta delle galassie a spirale NGC 2485 e NGC 2508 – in perfetto stile Orione.

Tornando alle stelle, oltre a Procione e Gomeisa ci sono altri corpi di tutto rispetto quanto almento a dimensioni. Proprio vicina a Procione, un solo anno luce, c’è Luyten’s Star (dal nome del suo scopritore). E poi due stelle davvero enormi: una gigante gialla grande 47 volte il nostro Sole e un’altra – la 6 CMi – grande 44 volte il Sole.

Nella mitologia greca, la costellazione rappresenta il cane di Icaro, Maera, che corse dalla figlia di Icaro allorché questi venne ucciso trascinandola fino al corpo del padre. Nella tradizione romana, invece, insieme al Cane Maggiore, il Minore rappresenta uno dei cani che seguono il cacciatore Orione. Già presente nelle 48 costellazioni tolemaiche, il Cane Minore fa parte anche delle 88 costellazioni moderne.

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