Alcuni dei cuccioli dopo la liberazione
Alcuni dei cuccioli dopo la liberazione

ROMA – Condanne tutte confermate: si conclude così il procedimento giudiziario nei confronti dei vertici di Green Hill, l’allevamento di cani beagle chiuso a Montichiari, nel bresciano, nell’estate del 2012. Sono stati confermati un anno e sei mesi per sia per il co-gestore della struttura che per il suo veterinario, e un anno per il direttore dell’allevamento. In sostanza, viene confermata la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Brescia il 23 febbraio 2016.

Secondo le accuse nell’allevamento si praticava “l’eutanasia in modo disinvolto, preferendo sopprimere i cani piuttosto che curarli”. La politica aziendale, inoltre, sempre secondo l’accusa, “andava in senso diametralmente opposto alle norme comunitarie e nazionali”. L’allevamento era stato messo sotto sequestro nell’estate del 2012 pochi mesi dopo il blitz degli animalisti che avevano liberato molti cuccioli. E’ in corso il processo parallelo ad altri veterinari e dipendenti implicati nel maltrattamento e uccisione dei beagle.

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